autunno

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lunedì 21 settembre 2015

RELIGIONE E SCIENZA : il bene ed il male hanno forme d'onda diverse

come farà il Redentore alla fine dei tempi a giudicare i vivi ed i morti? la scienza a breve ci darà una risposta.
in questo articolo non c'è nulla di scientifico, ma solo una mia teoria, per far coincidere scienza e fede,  siccome credo in entrambe.

 la quadra tra quello che la religione cristiana predica, e la verità scientifica del mistero della vita eterna e della resurrezione dei morti, è un argomento  affascinante.
naturalmente c'è chi crede in un qualcosa dopo la morte, chi crede nel nulla... entrambe teorie accettabili, ed entrambe con argomentazioni filosoficamente valide.

 io ho un mio pensiero.

 quando Gesu' Cristo afferma "-io non sono di questo mondo-", intende appunto che è di un altro mondo.  Gesù è un extraterrestre. abitante in un altro pianeta. figlio di un Dio che in passato abitava la terra ed ora abita in qualche posto nell'universo. potrebbe essere.

 l'interrogativo più grande si pone quando parliamo di fine dei tempi e di chi si salverà e perchè, e  come farà il Redentore a capire chi si è comportato secondo i suoi dettami. il bene, il male, il pentimento.

la scienza sta studiando il meccanismo di invecchiamento cellulare e tra breve, grazie ad alcune scoperte sul genoma, si riuscirà ad ad invertire il processo e/o stabilizzarlo,  per cui l'individuo potenzialmente sarà programmato per vivere fino a 7-800 anni, rinverdendo il mito dei "matusalemme", uomini che in un lontano passato hanno già abitato il nostro pianeta, come documentato dagli scritti antichi di ogni religione.

erano semidei, con un genoma modificato, grazie a tecniche già usate in passato dagli abitanti della terra, e riuscivano a vivere molto a lungo.

secondo il mio pensiero, quando moriamo, ed il nostro corpo non esisterà più, la nostra essenza, il nostro spirito, esisterà ancora. esisterà sotto forma di onda quantica in giro nell'universo.

 ogni individuo, oltre al suo dna unico, emana delle onde.

quando un giorno la scienza riuscirà a captarle, identificarle, interpretarle, avremo capito il significato di "risurrezione dai morti" e di vita eterna.

le onde esistono sia in vita fisica, sia quando moriamo. ognuno di noi in questo momento emana delle onde. il nostro corpo non è altro che un involucro, lo spirito è l'onda, l'essenza.

 quando moriamo, il nostro involucro scomparirà. la nostra essenza vagherà per sempre nello spazio infinito in attesa di un altro involucro che il Redentore o il caso (su questo ho le idee confuse), se vorrà, ci assegnerà.

il Redentore avrà una macchina, non necessariamente grande, ma anche infinitamente piccola, magari un impianto sottocutaneo o in simbiosi col cervello,  capace di captare e decifrare tutte le onde esistenti.

 le onde sono l'essere. la coscienza. lo spirito.

ripeto : la resurrezione dei morti è l'onda immortale che anche adesso ognuno di noi sta espandendo nell'universo che viene captata, decifrata ed incapsulata in un involucro.

 per lo stesso meccanismo il Redentore saprà alla fine dei giorni chi si è comportato secondo i suoi dettami, quindi lo seguirà nel regno della vita eterna, e chi sarà dannato per sempre perchè si sarà comportato diversamente rispetto ai suoi ordini.

come farà a stabilire alla fine dei tempi chi si sarà comportato bene, chi no?
parlerà l'onda decodificata. per chiunque ci sarà, anche fisicamente, quando arriverà la fine dei tempi verrà fatta un' analisi energetica immediata ed in base al risultato collocato nell' Eden o negli inferi.

siccome il bene ed il male viaggiano su lunghezza d'onda diverse, ed il vissuto di ognuno rilascia sequenze per ogni comportamento, per il Redentore sarà un gioco da ragazzi stabilire chi si sarà comportato bene o male.

 e deciderà il da farsi.

 io ritengo che chi avrà rubato la marmellata verrà perdonato. per altre nefandezze sono pessimista.

per il pentimento sincero all'ultimo momento, verranno premiati i più veloci, se rimarrà posto.

che si creda o no, io mi metto al sicuro :  predicherò e mi sforzerò nel fare del bene, per non incorrere dopo nel   :" - ma io non avevo capito che i posti erano pochini-";

ma in primis perchè fare del bene mi fa stare meglio.


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