TROPO. META’ FORA, META’ DENTRO.
Il tropo con la erre, che senza lo sanno tutti. Ma con la
erre sfido io, cosi’ su quattro zampe (due piedi) chi ne conosce il
significato…
giorni fa su fb un amico mi ha mandato una foto di un topo
al varco.
E’ tropo per un topo andare a spasso al varco, senza
autorizzazione dell’ufficio sicurezza!
Tropo bello per essere vero!
Ma si sa, che quando il gatto non c’è, i topi piangono! E sì,
piangono; perché voi credete che i gatti moderni sono come quelli
di una volta?
Oggi il gatto col topo fa l’accordo, non lo mangia più,
magari lo tiene anche tra le fauci, ma per portarlo sui tetti quando è stanco,
forse dopo lo fa morire ugualmente, magari spingendolo giù, ma il topo è
convinto che è stata una disgrazia. (che gaz di gat!)
Il topo quindi piange la mancanza del gatto e può ballare, ma
con passo lento, al massimo un fox, con una fox.
Ma la volpe, si sa, è furba!
Allora, all’insaputa del topo, si accorda col gatto e va a
trovare Bennato che suona, canta, ma non porta mai la croce.
Bennato, con la simpatia che lo contraddistingue, prende il
kazoo e lo mette…
nel brano del gatto e
la volpe.
Nel frattempo il topo è dovuto andare da Branduardi per
farsi spiegare perchè dall’est aveva portato degli amici per farsi raccontare
le favole e perché il gatto non lo
considerasse più, neanche per ballare!
Ma la risposta è stata amara, perché oramai la musica era
finita, e chi c’è stato stato a ballare, ha ballato; gli altri
faranno i balli di gruppo in piazza a perciavutti.
Comunque peccato sia finita la musica, perché, onestamente,
qua hanno ballato quasi tutti; anch’io che so solo suonare. (anche il kazoo ma quello non si suona, si
canta.)
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