autunno

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lunedì 5 ottobre 2015

I TRATTI DEL SUO VOLTO

 E’ strano come a volte io non ricordi i tratti del suo volto, mentre tutte le sue curve perfette, disegnate da uno strumento precisissimo, quelle si, le ricordi benissimo.
Forse, per darmi una spiegazione, penso che il suo volto così bello risulta registrato nella mia memoria così limpidamente, quindi trasparentemente, da assumere  un’immagine eterea, astratta, priva di lineamenti.

 Mi sforzo ad immaginarlo, ma non viene fuori.

 Poi all’improvviso, rilassandomi, quasi estraniandomi dal mondo  in un vuoto di pensieri,  mi appare in tutta la sua bellezza; ed io provo un’emozione di stupore nel constatare che, più il lasso di tempo affinchè   la sua immagine torni alla mia memoria è lungo, più quanto mi appare risulti essere incantevole, e, se questo è possibile, dimostri essere ancora più bello di quanto mi aspetti.



 L’affermazione che un giorno fece Luca in macchina con Federico gli confermò che in fondo le persone inseguono quasi tutte la stessa cosa: la ricchezza.

Disse: - “io vorrei avere tanti soldi, e non vorrei essere riconosciuto da nessuno”.

Federico, invece, pensava l’esatto contrario: non gliene importava dei soldi, ma voleva che gli altri conoscessero le sue idee. Sperava che tutte le persone fossero o diventassero come lui, idealisti disposti a tutto pur di vivere in un mondo dove ogni uomo abbia pari dignità e considerazione.
La sua utopia, era quella di vedere tutti gli uomini nell’affannosa ricerca del bene, e trarne tutti  beneficio.
-          “Se nella ricerca del bene tutti scartassero il male, -pur incontrandolo lo metti da parte,- ed allora è solo il bene che resta!  Anche la ricchezza è bene, se è per tutti…

Questo era il ragionamento di Federico, che ribadiva a Luca le sue opinioni. Stava male nel constatare come questo concetto di “bene comune”, così chiaro e così facilmente perseguibile, entrasse solo nella testa di pochi.


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