giorni fa ho inviato una mia poesia ad un concorso per "poeti emergenti" (!?) che si terrà a dicembre.
oggi il poeta non emerge. semmai affonda.
giorno 6 u.s. ho ricevuto una telefonata da una non precisata redazione che mi diceva che la mia poesia era piaciuta, e al di là del concorso poteva essere inserita in un libro, assieme ad altri autori bla-bla-bla...
la signorina parlava ed elogiava il mio scrivere (!!!) ma non diceva di un quesito importante, che alla fine gli ho posto io : " signorì, ma per essere poeto su questo libro vostro, quanto ci vuole? "
...-eh beh- ma sa se dovesse farlo lei le costerebbe molto di più: ma con noi solo 299 euro.
alla faccia della poesia!
a parte il fatto che un secondo lavoro (poeto) entro nel penale, in quanto il poeta che affonda fa un lavoro sommerso; io di lavoro faccio già il fotografo di farfalle al varco.
e poi tu mi chiami, mi elogi, mi incoroni poeta e poi vuoi 299 euro per pubblicare quello che poeto su un tuo libro?
io scrivo tutti i giorni sui registri, i nomi di chi entra e chi esce dal varco, e mi pagano!
adesso io dovrei pagare lei?
sai che c'è? sta poesia non mi piace. buongiorno e grazie.
Non dire non ti basta, è quel che hai
Se ti presenti col cappello in mano
A torcermi le labbra senza fiato
A chiedermi perché
tutto è finito
E’ questo che non hai, il mio passato?
Tra poco farà giorno, pensa al domani!
La notte è stata bella ma è trascorsa
E tu come la vita, la passione
l’ho affermato gioia non legare
è poco quel che io ti
posso dare
Sei stata brava a fare la tua parte
Ma io vivo la mia,
Nessun commento:
Posta un commento