Che ci fosse da dire tanto, troppo; era scontato. Ma che ne
avessi voglia, non proprio.
Allora muto. Con
riserva di parlare dopo, se eventualmente il livello di sopportazione fosse stato saturato.
Ciò non accadde, e tutto si concluse come al solito, con un
nulla di fatto.
Quella che avevo mi aveva rotto. Troppo perbene.
Nonostante le raccomandazioni di mia madre che diceva di non farmela scappare, una così.
Una così cosa!
Cosa ne sa mia madre della mia fidanzata. Di come io desidero sia. Di quello che cerco in una donna.
Le madri vedono quello che vogliono vedere, magari rispecchiando il loro tempo andato, vestendolo dell’adesso; ma non è la taglia giusta.
La maggior parte delle ragazze di oggi mostrano solo il lato bello, truccato,
pettinato, ipocrita: l’altro non lo immagini neppure.
Poche quelle oneste, senza doppi fini, che stanno con
te per come sei, che ti dicono tutto.
Opportuniste e vendicative, queste le ultime tre mie fidanzate.
Molto carine, quello di sicuro, ma solo d’aspetto.
Quando a 19 anni iniziai a farmi la domanda, che
probabilmente ero attratto da questo
tipo di ragazze perché sono incline allo scontro con l’altro sesso, e la lotta è tanto più gratificante quanto più è bastarda la donna con la quale hai a che
fare, che iniziai a star bene con me
stesso;
nella consapevolezza che quella dopo dovesse essere peggio della precedente.
nella consapevolezza che quella dopo dovesse essere peggio della precedente.
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