con l'augurio che ognuno possa ottenere nel nuovo anno ciò che desidera, però solo in modo onesto.
...apparentemente uguale a se stesso il rinnovarsi di uno stato d'animo che ogni fine anno manifestava la sua intenzione nel tracciare un bilancio di riepilogo rispetto ai buoni propositi iniziali, e che puntualmente doveva segnare un punteggio a favore delle lacune accumulate nel prosieguo, per la voglia di sperimentare nuove emozioni, nel provare a fare qualcosa di diverso; tale da condurre Federico alla conclusione che per il prossimo anno sarebbe stato inutile fare dei pronostici, tanto di sicuro sarebbero stati disattesi.
non si procurava però quel conflitto interiore, perchè in realtà era questo quello che lui voleva, cioè vivere nella massima libertà, decidendo giorno per giorno il suo percorso da fare, in base agli incontri, le situazioni, gli umori del momento.
una filosofia tutto sommato condivisibile, consona alle nuove generazioni, ma che per una persona già con una famiglia, agli occhi dei più, poteva sembrare una forzatura.
anche perchè il contesto del paesino dava humus alle fantastiche dicerie secondo le quali il Federico aveva trovato un tesoro nel terreno di proprietà, trasferitogli dal padre; che gli consentiva di non lavorare tanto e di fare comunque una bella vita.
ma come fa la la gente ad inventare e perchè - del lavoro e della vita di ognuno, e della condizione soggettiva del "star bene" Federico non l'aveva mai capito.
(lo stare bene collettivo riguarda solo la salute, sono le ambizioni non raggiungibili che creano in ognuno i conflitti e i malcontenti, perchè ho conosciuto gente che stava bene non possedendo nulla, e gente che pur avendo tutto stava malissimo; quindi il darsi obiettivi alla portata è la vera felicità.)
il tesoro lo aveva trovato certamente in se stesso, facendo quello che la sua coscienza gli dettava, nel giusto; non tradendo la fiducia di nessuno, aiutando gli altri, infischiandosene delle opinioni e i pettegolezzi dettati più per invidia che per il gusto di conoscere la verità; avendo creato nel tempo quelle tutele per se e per la sua famiglia che gli consentivano di stare tranquillo, amando il posto in cui aveva deciso di vivere, con quel poco che il lavoro riusciva a dargli; - o con quel molto che se fosse servito davvero era capace onestamente di ottenere.
mimmo sola da "la ragazza disegnata"
producer - giusto poco poco
autunno
mercoledì 30 dicembre 2015
martedì 29 dicembre 2015
POESIE DI FINE ANNO (ANNO-VERATE)
Passano le auto ognuna verso casa
di chi guida
arriveranno prima o poi
se non si sbaglia
strada
che a volte devia
diventa più insicura
o meglio sconosciuta
allungandosi i tratti del percorso
stanca il pensiero
del tempo imprecisato
per la meta
quando
altre luci abbagliandoti di fronte
di chi conduce nell’opposto senso
anche che la sua è diversa
arrivando tutti prima o dopo
per direzioni opposte
nella propria terra
anche sbagliando strada
li* traduce
mimmo sola 29 gennaio 2015 (* anche lì)
giovedì 24 dicembre 2015
AUGURIO (poesiedidomenica (o) mimmo)
planando scalzo strisciai i piedi a terra
rovinai su campi di sogni uguali
chiedendomi giammai chi fossi
fino a quando
tempo che scalda in un Natale antico
ci ritrovammo come giusto
insieme
lontani dal patto del per sempre
che da solo incalza
quando la barba imbianca e non la neve
che il mondo cambia anche di acqua e vento
nevicherà ad agosto
ma se insieme ancora planeremo scalzi
la vita ci avrà dato grano e pace
non soltanto ansie e mutamenti
se pensando alla fortuna di esser vivo
rimani in silenzio e guardi
chi non ce la fa a planare scalzo
mancando suolo dove poter strisciare
costretto sempre solo
semmai
a volare.
mercoledì 23 dicembre 2015
NATALE CON BARBA
NO - perchè mi sono fermato un attimo... siccome a Natale bisogna essere buoni, io mi faccio crescere la barba. qualcuno dirà :" ma cosa significa? cosa centra? e perchè cosa centra nel tutto l'opinione di un singolo o la sua barba, o quella di babbo Natale; se poi tutto il resto è una proiezione delle paure di ognuno, nel vivere il quotidiano in un continuo stato di ansia da prestazione bellica, mentre i terroristi orientali diventati oramai cittadini europei decidono ognuno per se quando agire, mescolati alla folla che in questi periodi va a fare gli acquisti, ed i nostri illustri strateghi statisti, cavalcando le paure della gente, bombardano la Siria; mentre il nemico è a casa nostra! -( provocando centinaia di vittime innocenti...)
amici io mi faccio crescere la barba in segno di protesta verso mia moglie (non le piaccio con la barba) e verso tutti coloro che fanno finta di non capire che il nemico inventato ad arte è solo uno stratagemma, affinchè il potere non illuminato continui a fare i propri sporchi interessi.
che questo Natale possa risvegliare in ognuno di noi quel minimo di coscienza e di senso critico, che ci faccia dire basta a questa visione losca del mondo.
auguri dalla terra dei cachi
amici io mi faccio crescere la barba in segno di protesta verso mia moglie (non le piaccio con la barba) e verso tutti coloro che fanno finta di non capire che il nemico inventato ad arte è solo uno stratagemma, affinchè il potere non illuminato continui a fare i propri sporchi interessi.
che questo Natale possa risvegliare in ognuno di noi quel minimo di coscienza e di senso critico, che ci faccia dire basta a questa visione losca del mondo.
auguri dalla terra dei cachi
lunedì 14 dicembre 2015
PROVA FORSE TU NON LO SAI INTEGRALE (AL BASSO ZEUSS)
BOZZA FORSE TU NON LO SAI VERSIONE INTEGRALE (AL BASSO ZEUSS)
GUAGLIO' : QUISSA E' TOSTA.
GRAZIE PER L'ASCOLTO
https://www.dropbox.com/s/techbsr3qy3zvl8/forse%20tu%20non%20lo%20sai%20%28al%20basso%20Zeus%29.mp3?dl=0
domenica 13 dicembre 2015
S'ANNOTTA CANZONE
qui sotto il link per ascoltare il brano inedito "S'ANNOTTA" da una poesia di Antonio De Luca e musica di Mimmo Sola. Doveva partecipare al concorso NOTESTROFEDELNATALE 2015 ma per una indisposizione dell'interprete non sarà in gara. buon ascolto e... BUON NATALE!!!
ci saremo comunque ERICK ED IO con un altro inedito. grazie per la collaborazione.
https://www.dropbox.com/s/2n275f5vue6xel9/S%27ANNOTTA%20CANZONE%202.mp3?dl=0
ci saremo comunque ERICK ED IO con un altro inedito. grazie per la collaborazione.
https://www.dropbox.com/s/2n275f5vue6xel9/S%27ANNOTTA%20CANZONE%202.mp3?dl=0
POESIE DI DOMENICA (O) MIMMO : 9.000 ALLE dieci e cinque
Espressi desideri
stelle cadenti di giorno
nascoste dalla luce
pensando ad altro
nell'esaudire i miei
misi pane in tasca
andai
oggi mi ritrovo
stelle cadute
pane ancora in tasca
amici che non pensi
darti nei consensi
un po di sè,
e piansi:
il desiderio
è forse il pane in tasca
l'amico che ti stima,
il resto è solo vita
che di contorno
lima
grazie a tutti
martedì 8 dicembre 2015
PERCORRENDOTI (testo canzone) da mimmo sola "MIGRANTI"
Percorrendoti ti cerco mare sconfinato e profondo
Che troppo basso fondale non nascondi il cielo
Scendo e abissi di freddo mi attraversano
Nella notte vergine ancora di luna pallida
poche stelle piano ti hanno amato e inseguono
Onde di luce riflettendo il lucido
Non mi spaventano ma rispetto e immagino
Il tuo fluttuare adesso nel mio intimo
E mi ricordo di giornate tiepide
quando bambino che giocavo al limite
e mi chiedevo perché è così inutile
quando una barca affonda e genti affogano
nella ricerca di una riva comoda
farsi un’idea che tutto sia poi facile
STESSA ACQUA CHE
DISSETA E’ COSI AMARA
SE L’ONDA CHE
ATTRAVERSI E’ COSI’ TORBIDA
SE IL BLU CHE TI
APPARTIENE E’ COSI’ AVARO
SE IL SUONO DEL TUO PIANO
E’ COSI’ GELIDO
Alba di speranze mai sopite aspetto e prego quel tuo stesso
dio
mentre uno scoglio di colore chiaro si frappone fra te e il
mare aperto
che senza barca hai scelto di arrivare nella stessa acqua
fredda mi hai trovato
percorrendoti adesso l’ho imparato che la vita è un cercare
sconfinato
STESSA ACQUA CHE
DISSETA…
sabato 5 dicembre 2015
POESIE DI DOMENICA (O) MIMMO
Non sarà mai tardi fermo il tempo
dico ecco ricomincio da qui
mi giro vedo il vuoto
davanti una strada
troppo facile arrendersi
costa ma a credito lo
compro
percorro le distanze
sembra ieri è già domani
libero lo sguardo e vedo oltre
credendoci cammino
stanco l’orizzonte si avvicina
valico un’idea di me sbagliata e fragile
riprendo il mio coraggio e vinco il mondo
ricomincio ritrovando il bello
che ho dato tanto e lo rivoglio
anche in prestito mi
basta
per un momento tutto mio
che aspetta
venerdì 4 dicembre 2015
RACCONTI BREVI DI SABATO tratto da "FUTURO A PIACERE" + colonna sonora "PSICHE"
…notte impermeabile, di giacimenti liquidi e luci in
movimento, sopraggiunge quando non ti accorgi che alle tre sei ancora a
scrivere di cose altre, chiedendoti come mai il tempo che trascorre ti è amico,
non ti chiede spiegazioni e ti accompagna fluido e malinconico verso un’alba
uguale, se ascoltando un pianoforte sogni ad occhi aperti e ogni tanto ridi di
te stesso, per gli errori del giorno prima, di scuse non troppo vere, a
sottrarti da un mondo che pur appartenendoti non ti esalta, non ti convince
anzi a volte ti spaventa.
Forte del tuo io convinto, che più di tanto non puoi dare,
nell’affrontare un sogno tardo ad arrivare, sperando in un mondo giusto, privo
di menzogne ed ipocrisie, coagulo di speranze e scene mute, arrampicato su un
monte senza cima, senza corde a trattenerti mentre cadi, senza ali che vuoi
imparare a volare, senza freni che vuoi provare a scivolare, con le mani giunte
nell’atto di pregare e ti ritrovi solo, nel pensare.
Ciò che hai avuto è già abbastanza, ma sempre poco da
donare, mostrando la sua faccia migliore e sempre uguale, perché la vita è ciò
che senti non ciò che è, e ti perdi, e sono già quasi le quattro.
Versi di animali strani a quell’ora nel silenzio sembrano
dei sibili lontani ma li hai accanto, vorresti capirne il significato nel
comunicare cosa, forse caos; a volte silenzio ma programmato da chi, che
tutt’un tratto smettono di colpo tutti insieme, senza guardarsi negli occhi; a
distanza sanno che è il momento di tacere all’unisono.
A differenza dell’uomo che anche quando arriva il momento
del silenzio, prova invece ad ululare, come se quell’urlo sempre più forte
possa invertire il senso delle cose già
conclamate, che notte impermeabile oramai a tutto, lascerebbe anche passare -
non impregnandosi però: di quell’ inutile gridare.
mimmo sola da “futuro a piacere”
giovedì 3 dicembre 2015
DELLA SERIE "FUTURO A PIACERE"
SI CHIAMA FUTURO, MA E' FEMMINA.
DELLA SERIE “ FUTURO A PIACERE”
DELLA SERIE “ FUTURO A PIACERE”
Se doveva esserci un tempo per la resa dei conti, è
arrivato. La difficoltà nello spiegare a mio figlio del perché da un benessere
diffuso fino ai primi anni del duemila, si è andati piano piano verso la
decadenza, ne è l’evidenza.
Gli squilibri di una società malata di arrivismo, a
discapito del merito, della produttività, del giusto; nel valorizzare più il
contenitore che i contenuti, hanno alimentato un substrato marcio alla base, che
ha fatto crollare quella illusione (ERA ORA!) che tutto ciò che è costruito sul nulla possa durare molto.
Vivere e programmare l’effimero, le bugie, l’edonismo degli
anni ottanta, dove la generazione prima della nostra si è formata e diventata
classe dirigente, sta mostrando il suo frutto del medio termine: un pugno di
sabbia tra le mani, per le generazioni odierne. Si è pensato (in generale) a
creare enti inutili, doppioni di strutture inutili, dirigenti inutili, stipendifici inutili, dove
attingere momentanee tranquillità inutili, per costruire futuro nero per i
nativi post “solo piacere e carni abbindatizzi”. Ecco di cosa sono capaci gli
uomini, con la loro intelligenza e lungimiranza.
Le cose e le iniziative buone che avevamo, lasciate lì a
perire; tante nostre maestranze non
valorizzate per le loro idee ed il loro saper fare cercare spazi altrove,
distratte da un profitto immediato che ha annebbiato la vista; i nostri talenti emergenti fare la gioia di qualche azienda del nord, le
risorse impiegate a pagare dirigenti edonisticamente inutili che non hanno
saputo dirigere, le idee che potevano fare economia per il nostro territorio
lasciate ad altri… i nostri giovani spalle al muro. La scusa è: non c’è lavoro.
Ma Il lavoro lo si crea con la forza
dell’idea e la fattività. Partendo da quello che di buono abbiamo, replicabile.
Io sono un fesso. La notte di Natale illustrerò, (oltre ai
segreti dell’occhiatura come promesso tempo addietro) in videoconferenza su skipe, due o tre progetti che potrebbero ancora
adesso, con tutte le difficoltà del momento, creare occupazione ed economia nel
nostro territorio, al di fuori dell’assistenzialismo edonistico perdente sul
medio termine. La domanda è: ci si crede?
La risposta sarà: Si è disposti a cacciare fuori gli attributi? Parlo del
mio paese signori, (niente di personale contro chicchessia del resto sono rimasto quindi ho scelto con chi avere a
che fare!), ma quando penso che in altri posti del mondo chi ha saputo guardare
lontano ( il concerto idea- popolo-amministratori illuminati) ha creato
benessere per sè e per gli altri, partendo da una condizione molto più
svantaggiata della nostra, che mi rendo conto del fallimento della formula pseudovincente
che compiacersi nell’immediato, per farsi ognuno gli affari propri producendo
poco o nulla di tangibile, porti vantaggi. E’ la sostanza che ha un valore
economico e non certo il nulla. La mia rabbia è che ancora oggi esistono
tentativi per creare economia basata sul niente.
E attenzione: non è solo la politica che deve fare il mea
culpa, quando dà l’indirizzo sbagliato, ma ognuno di noi; perché mentre la
politica quantomeno ha raggiunto il suo scopo, vivendo di consensi, noi viviamo
grazie alle nostre idee vincenti che riusciamo a far sposare alla politica; ed
ognuno di noi deve fare il mea culpa quando ad esempio spreca tempo prezioso
ancora oggi a commentare in piazza se è vero o no che i soldi del dopo sisma
sono arrivati dopo che su fb qualcuno ha sollevato il problema.
Ma per favore! Andiamo tutti a lavorare che è meglio.
Qualsiasi lavoro che produca un futuro migliore sfruttando risorse vere, non
inventate ad arte per accontentare l’inutile; e siccome come mia convinzione è
sempre di più il da fare rispetto alle persone disposte a fare, adesso basta con queste ipocrisie; perché in troppi siamo
veramente stanchi, quando fingiamo di non capire.
martedì 1 dicembre 2015
quale natale prova versione mimmo
per l'ascolto, cliccate sul link sotto.
https://www.dropbox.com/s/61851n3bnvqvapk/QUALE%20NATALE%205%20GEN%202015%20mod%20%20vers%20mimmo%20sola.mp3?dl=0
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