autunno

autunno

martedì 29 novembre 2016

tratto da "la ragazza disegnata" di mimmo sola

...giunti nella radura, il profumo del muschio calpestato e di erbe campestri, si mescolava con l'odore che il vento portava con sè da più lontano, di un dolciastro ed invitante aroma di vaniglia, che la pasticceria, distante in linea d'aria non piu' di 500 metri, spendeva nella nebbia.

quando il sole si presentò allo sguardo in maniera trasparente, il ritrovarsi in quel posto familiare, ma che fino a qualche momento prima nell'oscurità era sembrato ostile, li aveva resi, consapevolmente impauriti, partecipi dell'evento che avrebbe cambiato loro la percezione delle cose e delle distanze nel tempo.

perchè gli orizzonti si allargano, quando si esce da un pericolo; e  pensare di aver rischiato la vita insieme, li pose in una condizione di rinascita; nel momento in cui presero coscienza che un altro passo in avanti li avrebbe tradotti nel precipizio.


perchè la macchina si era fermata miracolosamente, bloccata dall'unico albero rimasto nella scarpata.

un metro più in là, l'abisso.


si abbracciarono nel sole nascente,  lo sguardo in là, oltre il baratro.

lo stabile della pasticceria si toccava quasi.


l'odore di vaniglia li avvolse.
si sedettero. si strinsero. piansero.



luca giunse con la macchina dopo circa venti minuti, incredulo ma contento che quell'unico albero si fosse interposto fra la macchina e la morte.

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