...un anno è finito, un altro inizia. mi chiedo: fine e inizio di cosa, se tutto fluisce quasi sempre uguale, tra nascita e morte, con l'uomo che altro non è che una copia venuta male di quel dio del tempo, che da sempre appare e scompare, a completare un lavoro iniziato; e che finirà soltanto nel divenire continuo, cioè nel luogo del mai, in quella cima di luce che avanza e poi adombra.
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